CENTRO INTERNAZIONALE DI SINDONOLOGIA
(In occasione della recente scomparsa del dott. Sebastiano Rodante) :
UNA VITA CON LA SINDONE
Sebastiano Rodante è il secondo di sei figli di una famiglia il cui padre esplica il lavoro di commerciante in legname. Effettua gli studi a Siracusa – scuola elementare, scuola media, ginnasio e liceo classico “Tommaso Gargallo”.
– È da precisare che fin da allora manifestava una memoria prodigiosa tanto è vero che ricordava perfettamente a memoria tutta l’Anabasi di Senofonte, non solo in greco, ma anche nelle traduzioni che gli erano talmente congeniali da risultargli immediate e perfettamente corrispondenti ai contenuti della lingua greca in cui erano vergati i testi.
E qui cominciò anche a manifestarsi la sua passione per la poesia, passione che curava come fatto privato e che lo ha portato a scrivere 4400 versi endecasillabi in quartine a rime alterne la sua esperienza sindonica in un’opera scritta in dialetto siciliano, con a fronte le stesse quartine in poesia in lingua italiana in un’opera dal titolo: ‘A passioni ‘i Cristu stampata ‘nt’ ‘o linzolu, Casa editrice “Estina” Siracusa.
Dopo due anni di ingegneria all’Università di Catania , Sebastiano Rodante, avendo contattato una famiglia del luogo di grande povertà, ne rimane talmente suggestionato che intende dedicare la vita di lavoro ai poveri o comunque con grande preminenza di questi ultimi, per cui decide di cambiare facoltà iscrivendosi a quella di medicina, e qui, conseguita la laurea, effettua una specializzazione in pediatria presso l’Università di Messina.
È doveroso precisare che benché la sua intelligenza versatile fosse portata a considerare le varie vie conoscitive, la stessa sindone costituì dal 1941, all’et&agravagrave; di 17 anni, un interesse determinato, come origine dal dono del libro “La Sacra Sindone rivelata dalla fotografia?” di Giuseppe Enrie, libro donatogli per il suo compleanno dal sacerdote insegnante di religione al liceo.
Agli inizi Sebastiano Rodante era scettico circa la possibilità che la Sindone, di cui si parlava nel libro, fosse quella che avvolse il corpo di Cristo morto, ma questo scetticismo si trasformò in curiosità, poi in interesse sociato, quest’ultimo in una vera passione di studio che lo portarono a leggere quasi tutte le opere pro e contro l’autenticità, diventando uno studioso cardine della ricerca scientifica sul lenzuolo sindonico e portandolo infine a saperne creare una vera imitazione nella suggestiva tesi, e ipotesi, che la detta impronta sindonica sia frutto dello scoppio di un lampo di luce verificatosi al momento della resurrezione del Cristo.
E negli anni, quindi, ha realizzato un’attività di studioso del lenzuolo sindonico con una attività intensa privata (relativa alle sue esperienze scientifiche) e pubblica (rapporto con i terzi, a mezzo di congressi o convegni) e della quale attività diamo qui in seguito schematica traccia.
ATTIVITÀ
Sebastiano Rodante nel 1986 è stato coautore del megavolume La Sindone – La Storia e la Scienza (Edizioni Centrostampa – Torino).
Ha pubblicato nel 1987 Le realtà della Sindone nelle riflessioni di un medico per le Edizioni Massimo di Milano; ha curato gli Atti del IV Congresso Nazionale di Sindonologia La Sindone Indagini scientifiche (Edizioni Paoline, 1988) ed ha pubblicato nel 1994, ancora per le Edizioni Massimo di Milano, il volume La scienza convalida la Sindone. Errata la datazione medievale, aggiornato nella seconda edizione (1997).
Ha collaborato – come autore – alla realizzazione del volume Il grande libro della Sindone (Edizioni Paoline, 2000).
S’ interessa degli studi sindonici dal 1941 ed è autore di numerosi articoli scientifici quale esperto medico del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino. Ha collaborato, tra l’altro, nelle riviste internazionali Sindon (edita a Torino) e Shroud Spectrum International (Nashville, U.S.A.).
Fa parte del Comitato scientifico de “ Il Telo “ – Rivista Italiana di Sindonologia (Roma).
Nell’ambito dell’ XI° Corso di Medicina e Morale (Aula del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma 1978), presentò i risultati degli esperimenti sulle impronte sindoniche ottenute con il sudore di sangue alle Catacombe di Siracusa.
E’ stato relatore al II° Congresso Internazionale Sindonologico di Torino (1978), al II° Congresso Nazionale “La Sindone e la Scienza” di Bologna (1981), al III° Congresso Nazionale “La Sindone – Nuovi studi e ricerche” di Trani (1984).
Ha organizzato a Siracusa il IV° Congresso Nazionale “La Sindone – Indagini scientifiche” (ottobre 1987) nelle vesti di coordinatore del comitato scientifico.
In seno al “Symposium Scientifique International de Paris sur le Linceul de Turin” (settembre 1989), ha rappresentato, con una relazione, gli studiosi dell’Italia centro meridionale ed insulare con un contributo sperimentale inerente alla Formazione naturale delle impronte della Sindone: Sudore di sangue, aloe e mirra e la datazione medievale.
E’ stato relatore al “Simposio sulla Sacra Sindone dopo il Carbonio 14” (Roma, 15-16 dicembre 1990), organizzato dalla Sindonis Cultores Association ed al V° Congresso Nazionale di Cagliari (1990) “La datazione della Sindone”, mettendo in evidenza Le realtà della Sindone di fronte al Carbonio 14.
Al Symposium Scientifique International di Roma (10-12 giugno 1993), con la relazione: Un lampo di luce sulla Sindone, ha aperto un nuovo capitolo negli studi della Sindonologia.
Al II° Convegno Internazionale di San Marino (14-15 febbraio 1997) ha relazionato sulle Indagini anatomiche in rapporto alla numismatica sindonica.
Al III° Symposium Scientifique International sur le Linceul de Turin (Nice, 12-13 maggio 1997) ha trattato un tema anatomo-mistico su Anatomia topografica – Indagine medico necroscopica e mistica. Nuova luce sulla coronazione di spine.
Dal settembre 1997 è stato chiamato a far parte dell’Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo con sede a Roma.
Per la Mostra sindonica allestita a Torino nel grande Museo della Sindone in contemporanea con l’ostensione solenne (18 aprile – 14 giugno 1998), gli fu fatta richiesta di alcune tele a documentazione dei conseguiti risultati positivi circa i suoi esperimenti sulla genesi delle impronte (col sudore di sangue e con il lampo di luce).
In seno al III° Congresso Internazionale di Studi sulla Sindone “SINDONE E SCIENZA: Bilanci e programmi alle soglie del terzo millennio”( Torino, 5 – 6 giugno 1998 ), ha presentato per la prima volta su tele, imbevute di aloe e mirra, la riproduzione – fedele al 100% – del Volto originale e dell’intera Immagine sindonica con la relazione: Un lampo di luce alle soglie del terzo millennio, riscuotendo l’unanime consenso dell’ass
emblea congressuale.
Al II° Congresso Internazionale “Il Volto dei Volti: Cristo”, organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo (Roma, 24 – 26 ottobre 1998, Pontificia Università Urbaniana), ha relazionato su Il Volto di Cristo e la genesi delle impronte sindoniche.
In seno alla Tavola Rotonda “SCIENZA E FEDE” (Faenza, 15/05/1999), presieduta dal Cardinale PIO LAGHI, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, ha trattato il tema: “La Sindone tra Scienza e Fede ”, mettendo in risalto le piste parallele dell’Anatomia Topo-
grafica e della Sacra Scrittura, assai indicative per l’identificazione dell’uomo della Sindone con
CRISTO.
Al Simposio mondiale scientifico: “La Sindone, passato, presente e futuro” ( Torino 2/5 marzo 2000), riservato solamente a 39 scienziati specializzati, ha portato un valido contributo nel settore sperimentale sulla formazione delle impronte sindoniche. Inoltre, in seno alla tavola rotonda relativa all’esame del Carbonio 14, con dati medici e archeologici ha dimostrato l’inattendibilità della radiodatazione.
Ha partecipato, inoltre, all’Ostensione “privata”, riservata dal Cardinale di Torino ai relatori del Simposio, potendo osservare da vicino e per alcune ore le impronte della Sindone non protetta da vetri: una suggestione esaltante ed indimenticabile.
Il 1° marzo 2001, durante un’udienza concessagli dal Santo Padre Giovanni Paolo II°, ha donato al Sommo Pontefice una tela similsindonica con l’impressione del Volto della Sindone, ottenuta con la luce solare per la naturale fotosensibilità delle tele imbevute di aloe e mirra.
Il Papa ha ascoltato con attenzione i passaggi del procedimento scientifico fotoradiante ed ha benedetto la tela a Lui donata: il frutto di sessant’anni di studi, di ricerche, di sperimentazioni.
Dal 12 al 15 marzo 2001 è stato invitato in Germania dal KATHOLISCHES BILDUNGSWERK di Colonia
( Köln) e di Leverkusen per presentare le realtà scientifiche della Sindone agli studiosi tedeschi, che hanno potuto osservare con interesse le tele sperimentali del volto sindonico: ulteriori tasselli nel mosaico delle ricerche sindonologiche.
Il 28 settembre 2005, presso la Facoltà Teologica dell’Università di Ljubljana, capitale della Slovenia e fino a pochi anni or sono sotto il dominio comunista, ha fatto conoscere il messaggio salvifico e scientifico sindonico ai numerosi convenuti, che hanno recepito quanto la Sindone è in grado di trasmettere alla mente ed al cuore degli studiosi.
Tutt’oggi Sebastiano Rodante continua la divulgazione, con la sua presenza di relatore e con l’aiuto delle proiezioni di immagini della Sindone, del contenuto e delle specificità del telo sindonico sia in Italia che all’estero.
(a cura di Marcello De Stefano)