16 Maggio 2013

CIVIDALE DEL FRIULI: PREOCCUPAZIONI PER L’AMBIENTE

2013: CIVIDALE DEL FRIULI È SOTTO ASSEDIO:

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2013/12/2013-cividale-del-friuli-e-sotto-assedio/

NUOVI ITINERARI TURISTICI IN FORUM JULII

PROGRESSIVA CEMENTIFICAZIONE DELLA CITTÀ

A Cividale del Friuli in via Udine due lunghi filari di vetusti ippocastani inverdivano i due lati della strada.
Creavano una zona d’ombra molto larga e fitta perché la loro chioma era espansa… il loro aspetto era tondeggiante, la corteccia bruna e liscia.
In primavera i passanti si ristoravano alla loro ombra ed i ragazzi della scuola rallegravano l’aria con i loro schiamazzi mentre uscivano dopo le lezioni.

3 aprile 2013

Un giorno trentanove ippocastani furono abbattuti: erano ammalati, si diceva, quindi pericolosi.
Le ceppaie rimaste sono ancorà lì a testimoniare il loro stato di salute…
ma molti ne dubitano… Gli stessi professori che hanno sempre cercato di trasmettere agli studenti l’amore per la natura….sono seriamente imbarazzati.
I ragazzi ed i passanti percorrono in silenziosa meditazione il viale della desolazione.
Ora molti cividalesi  si interrogano su quello che sta succedendo  alla loro amata città così ricca di storia, ma anche di meraviglie ambientali.
Ma la progressiva cementificazione della città è già in atto ed è sotto gli occhi di tutti…

LETTERA DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA MEDIA “PICCOLI” INVIATA AL SINDACO ED AL MESSAGGERO VENETO

A  Stefano Balloch, sindaco di Cividale
del Friuli


e  al “Messaggero Veneto”

Agli
inizi di aprile, in via Udine a Cividale, sono stati abbattuti uno dopo l’altro
trentanove vecchi ippocastani che in doppia fila ornavano i  lati della strada in cui  ha sede la scuola media. Le ceppaie
sono state lasciate a metà per più di un mese, una più alta una più bassa, per
cui il viale ha assunto un aspetto desolato; così malamente tagliate sono
inoltre pericolose per gli studenti che percorrono il viale perché sono stati
lasciati diversi spuntoni.

Come
insegnanti e operatori scolastici e soprattutto come cittadini vogliamo avere
spiegazioni e chiarimenti per quanto riguarda il reale motivo dell’abbattimento
generalizzato degli alberi: erano veramente malati? Erano tutti malati? Esiste
una certificazione tecnica del loro stato di salute che giustifichi un simile
scempio? Qualche anno fa gli stessi ippocastani sono stati sottoposti a una
drastica potatura che certamente ha richiesto una spesa non indifferente ed
evidentemente del tutto inutile se oggi gli sventurati alberi sono stati
eliminati.

Vogliamo
anche sapere se gli alberi abbattuti verranno sostituiti ed eventualmente con
quali altre piante. Ci sembra impossibile che un simile viale alberato venga
distrutto senza pensare di ricostituirlo! Vogliamo ricordarle, a questo
proposito, che recentemente lo Stato italiano ha emanato una legge (la n. 10
del 14 gennaio 2013) in cui si richiede, tra l’altro,  ai Comuni la creazioni di viali alberati e l’incremento
degli spazi verdi urbani e di “cinture verdi” intorno ai centri abitati, che
hanno lo scopo  di ridurre
l’effetto “isola di calore” sviluppato dai manufatti( muri, asfalto…) dei
centri abitati e di migliorare la qualità dell’aria. Le chiediamo se questa
legge è a conoscenza sua e dell’amministrazione e se intende applicarla  in tutti i suoi aspetti.

Vogliamo
anche ricordarle che nella parte più colta e civile dell’Europa la
piantumazione degli alberi e l’ampliamento delle aree verdi nei centri abitati
è voluta e pianificata in modo molto esteso, non solo per motivi estetici, ma
anche ambientali, climatici e salutari. Al contrario in questi anni noi
cividalesi abbiamo dovuto assistere con sempre più frequenza alla  cementificazione della nostra  campagna per costruire  inutili centri commerciali o desolate
aree industriali. L’ingresso alla città avviene tra anonime palazzine in gran
parte disabitate e aree asfaltate. Qui da noi, a differenza delle aree più
civili d’Europa, si vuole per esempio eliminare il magnifico boschetto naturale
della rotonda in località Tre pietre, habitat e rifugio di numerose specie di
uccelli e di altri animali.

 Noi come insegnanti cerchiamo di
trasmettere ai nostri studenti, futuri cittadini,  la conoscenza ed il rispetto per  l’ambiente e la natura e cerchiamo di far  capire la loro importanza per la nostra
vita. I programmi scolastici hanno ormai per consuetudine consolidata una parte
dell’attività dedicata all’educazione ambientale ed è anzi sempre più
incentivata, da parte del Ministero dell’Istruzione, la trattazione in classe
di queste tematiche, che anche nella pratica dovrebbero portare alla creazione
degli orti ed arboreti scolastici. Ci dovrebbe  essere però una sinergia di tutta la società e degli
amministratori affinchè questo messaggio così importante possa venire colto
appieno ed interiorizzato dai ragazzi. Noi portiamo i nostri alunni a studiare
la forra del Natisone, ma poi si progetta la costruzione di un terzo ponte che
ne distruggerebbe l’ambiente unico e rinomato con i suoi prati stabili, ricchi
di specie di vegetali di pregio e le sue particolarità geomorfologiche,
tutelato inoltre dal Decreto del Presidente della Giunta regionale (n. 31/2001)
che ha dichiarato la forra Area di Rilevante Interesse Ambientale, e che
pertanto andrebbe valorizzata anche per scopi di fruizione turistica, mentre
nella realtà non si fa nulla per tutelarla e proteggerla. E si potrebbe
continuare così con vari esempi grandi e piccoli……

 In conclusione riteniamo l’atteggiamento
di questa amministrazione particolarmente lontano dalle attuali richieste e
tendenze culturali; pensiamo anzi che questa giunta verrà ricordata in
particolare per  le ferite e le
offese portate alla nostra città e al suo ambiente. Alle generazioni che
verranno consegnerà rovinato un territorio che non  era suo, ma che aveva ricevuto in eredità e che avrebbe
perciò dovuto rispettare , difendere e valorizzare.

 

Cividale
del Friuli,  7 maggio 2013   

 

 


IL CAMPO SPORTIVO DI RUBIGNACCO:

Oggi, 29 luglio 2014 il campo sportivo è stato transennato.
Verrà
costruito un parcheggio sacrificando buona parte del campo sportivo di
Rubignacco (Cividale). Ringraziamo i nostri politici che sono molto
sensibili alla valorizzazione del verde cittadino. Infatti sul cartello è
scritto: RIQUALIFICAZIONE AREA VERDE DI VIA RUBIGNACCO.
Strano modo di
intendere la riqualificazione del verde!!!

Il campo sportivo adiacente alla chiesa parrocchiale di Rubignacco è l’unica zona verde pubblica del paese.
Nel recente passato costituiva un sito  di aggregazione e luogo di manifestazioni sportive e tradizionali (come, ad esempio, la festa di S.Filomena ecc).
Anni fa ci fu un fermento popolare perché circolava la voce che, venendo a scadere alcuni vincoli temporali, il campo avrebbe potuto cambiare destinazione perché appartenente ad un ente.
La popolazione sembrava unanimamente preoccupata a salvaguardare la zona verde.
Dopo un po’ la cosa si risolse felicemente perché, si diceva, ci fu una proroga dei vincoli per altri anni.

Con la nuova amministrazione comunale del 2010 le cose cambiarono di nuovo.

Attualmente l’intenzione è quella di sacrificare una buona parte dell’area verde per costruire un parcheggio ed una strada che da via Gemona dovrebbe collegare via della Croce.
L’intenzione, si dice, è quella di snellire il traffico (non mi sembra molto consistente) per evitare “l’ingorgo” della strettoia prima della Croce.

Molti cittadini, soprattutto coloro che abitano nelle zone limitrofe, si chiedono seriamente se tutto questo è davvero necessario. Essi sostengono che, con questa crisi economica, ci sono ben altre priorità.
Rubignacco ha circa 800 abitanti, sono davvero tutti favorevoli a questo progetto?
Riflettiamo e facciamo una considerazione importante: una volta deturpata l’area è difficile ripristinare l’eco-sistema e prevedere quali saranno le conseguenze future.

È davvero così necessaria questa strada? Ricordiamoci che essa arrecherebbe al paese più inquinamento, compreso quello acustico, per cui la zona verde verrebbe seriamente compromessa, anche se si dovesse mettere in opera la piantumazione di quel po’ che resta…

In una vera democrazia si deve ascoltare anche il parere di chi la pensa diversamente.

VISIONE PARZIALE DEL CAMPO SUL QUALE VERRÀ COSTRUITO UN PARCHEGGIO.


ANGOLO DEL CAMPO DOVE, SECONDO IL PROGETTO, DA UNA ROTONDA COMINCIA LA STRADA

LA STRADA, SECONDO IL PROGETTO, DA QUI DOVREBBE CURVARSI PER PROSEGUIRE IN VIA DELLA CROCE. DA NOTARE QUANTA ZONA VERDE VERREBBE SACRIFICATA…

Personalmente proporrei di rinunciare al progetto della nuova strada, e, se un parcheggio più grande  è necessario, basterebbe solo ampliare quello già esistente spostando di qualche metro i confini del campo sportivo.




 

CONSIGLIO COMUNALE DEL 31 MAGGIO 2013

INTERROGAZIONE

Opere pubbliche a Rubignacco (Battocletti e Chiabai, PD).

Chiede informazioni su un’opera pubblica che prevede l’utilizzo del campo di calcio di Rubignacco.

Diacoli

L’area è ora di pertinenza del Comune.
Si vuole costruire un parcheggio, un’isola ecologica ed una rampa per disabili per l’accesso alla chiesa.
Verrà fatto un campetto di calcio e il resto verrà adibito a parco giochi con piantumazione di essenze.

Sindaco

Il progetto era nel piano triennale delle opere pubbliche e il piccolo parcheggio sarà funzionale al parco.

Battocletti

Non soddisfatto perché il Consiglio comunale non è stato informato così come la popolazione…

OSSERVAZIONI CONDIVISE DA MOLTI ABITANTI DI RUBIGNACCO:

Lasciamo l’intero campo sportivo così come è, come hanno sempre voluto gran parte degli abitanti. Basterebbe  sfalciarlo periodicamente e fare piccole opere di manutenzione.
La rampa per i disabili richiederebbe poco spazio laterale lungo i confini del campo sportivo.
Un parcheggio non avrebbe quell’utilità che si vorrebbe far credere e comunque non giustificherebbe la privazione di buona parte dello spazio verde.
Uno spazio verde nel cuore del paese è una risorsa importante per limitare i danni dell’inquinamento atmosferico e per qualsiasi evenienza.
Gli anziani raccontano che durante il terremoto del ’76 l’area verde era servita come riparo per molte famiglie. 
Pensiamoci bene!

                       STOP ALLA ECCESSIVA CEMENTIFICAZIONE…

PER UN MONDO PIÙ A MISURA D’UOMO FACCIAMO IN MODO CHE LE FUTURE GENERAZIONI POSSANO GODERE DI UN PIANETA PIÙ INTEGRO.


ilponte12.pdf

In riferimento all’articolo apparso sul Messaggero Veneto del 29 settembre 2013: “IL COMUNE: A RUBIGNACCO IL PARCHEGGIO SI FARÀ”

Il parcheggio, invece non si deve assolutamente fare:

La porzione di terreno che verrà immolata per il parcheggio non è nel pubblico interesse.
Qualsiasi cittadino cividalese venga per un periodo a verificare personalmente  se veramente c’è  una costante situazione di criticità per quanto riguarda la carenza di posti auto. Lo sterrato contiguo al campetto è spesso vuoto e la criticità si propone solo in determinate occasioni abbastanza rare (funerali e qualche solennità nell’ambito parrocchiale).
Il consigliere con delega alle frazioni non può sottovalutare il parere di molti cittadini di Rubignacco che ritengono il progetto un inutile sperpero di denaro pubblico (che potrebbe essere impiegato per sistemare almeno le strade piene di buche della frazione). Non può dichiarare “piaccia o non piaccia” perché siamo in regime democratico. Egli ha fatto la campagna elettorale anche su questo progetto, ignorando che ci sono
molti altri che non lo accettano.
Anni fa la popolazione era seriamente preoccupata all’unanimità perché si diceva che il campetto avrebbe avuto un’altra destinazione e ci fu un’ondata di sdegno. Ora si vuole costruire un parcheggio e un campetto, mentre il rimanente (ben poco!) dovrebbe diventare un piccolo parco giochi. Anche il campetto deturpa il verde perché oggi si usano elementi sintetici come copertura di fondo.
Il progetto in sé non è lungimirante perché non considera la realtà locale. Dalla passata esperienza sappiamo tutti che era bastata una piccola baracca per attirare certi ragazzi che di notte facevano di tutto.
Inoltre, il parcheggio, le panchine e il campetto potrebbero diventare l’occasione per eventi peggiori, oltre ad arrecare disturbi della pubblica quiete in seguito a motociclisti senza scrupoli, areomodellisti rumorosi, go-kart improvvisati ecc.
Si fa presente, inoltre, che un’area completamente verde pubblica è utile, come si è già verificato nel passato, per l’atterraggio dell’elicottero di pronto soccorso e come sito di aggregazione per eventuali terremoti e per altre forme di protezione civile.
Inoltre, è stato dimostrato scientificamente, che un’area verde attutisce l’inquinamento da ozono…
Per piacere… ragioniamo! Non si può sacrificare l’unica area verde pubblica per 4 funerali e due cerimonie religiose!
Ragioniamo bene ed ascoltiamo anche la popolazione che non condivide il progetto!

L’ELETTRODOTTO TRA ITALIA E SLOVENIA
NUOVI ITINERARI TURISTICI IN FORUM JULII