27 Gennaio 2003

Messaggio del Papa per la Giornata mondiale

I mezzi delle comunicazioni sociali a servizio dell’autentica pace
nella luce della Pacem in Terris

Messaggio del Papa per la Giornata mondiale
I mezzi delle comunicazioni sociali a servizio dell’autentica pace
nella luce della Pacem in Terris


I mezzi delle comunicazioni sociali a servizio dell’autentica pace nella luce della “Pacem in terris”” è il tema della trentasettesima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà domenica, 1° giugno prossimo. Come ogni anno il Santo Padre ha dedicato alla Giornata Mondiale il Messaggio del quale diamo qui di seguito i punti salienti:

“Nei giorni bui della guerra fredda, la Lettera Enciclica del beato Papa Giovanni XXIII Pacem in Terris fu un segnale di speranza per gli uomini e le donne di buona volontà. Dichiarando che la pace autentica richiede “pieno rispetto dell’ordine stabilito da Dio” (Pacem in Terris, 1), il Santo Padre ha indicato la verità, la giustizia, la carità e la libertà come pilastri di una società pacifica”;

“Il crescente potere delle moderne comunicazioni sociali ha costituito una parte importante dei presupposti dell’Enciclica”;

“Oggi, mentre celebriamo il 40° anniversario della Pacem in Terris, la divisione tra i popoli in blocchi opposti è in gran parte un doloroso ricordo del passato, ma la pace, la giustizia e la stabilità sociale mancano ancora in molte parti del mondo. Il terrorismo, il conflitto in Medio Oriente e in altre regioni, le minacce e le contro-minacce, l’ingiustizia, lo sfruttamento e gli attacchi alla dignità e alla santità della vita umana, sia prima sia dopo la nascita, sono sconfortanti realtà della nostra epoca.”;

“Il potere dei media nel creare rapporti umani ed influenzare la vita politica e sociale, sia nel bene che nel male, è cresciuto enormemente. Da qui, l’opportunità del tema scelto per la 37ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali”;

“L’esigenza morale fondamentale di ogni comunicazione è il rispetto per la verità ed il servizio ad essa. La libertà di cercare e di riferire quello che è vero, è essenziale per la comunicazione umana”;

“I mass media hanno una responsabilità ineluttabile in tal senso, poiché essi costituiscono il moderno areopago nel quale le idee vengono condivise e le persone possono maturare nella comprensione reciproca e nella solidarietà”;

“I media spesso rendono un servizio coraggioso alla verità; ma talvolta funzionano come agenti di propaganda e disinformazione, al servizio di interessi ristretti, di pregiudizi nazionali, etnici, razziali e religiosi, di avidità materiale e di false ideologie di vario tipo”;

“Se è vero che i media appartengono spesso a gruppi con propri interessi, privati e pubblici, proprio la natura del loro impatto sulla vita esige che essi non favoriscano la divisione tra i gruppi”;

Riportando fedelmente gli eventi, presentando correttamente i casi ed esponendo in modo imparziale i diversi punti di vista, i media adempiono al preciso dovere di promuovere la giustizia e la solidarietà nelle relazioni a tutti i livelli della società. Questo non significa disinteressarsi dei torti e delle divisioni, ma scoprirne le radici”.

(©L’Osservatore Romano – 25 Gennaio 2003)
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