Quando, piccolo, andavo alle
elementari, la mia mamma si premurava di vestirmi nel migliore dei modi; come
tutte le mamme, teneva che il proprio figlio dimostrasse, anche con il vestito,
quanto la mamma si curasse di lui.


Quindi ogni mattina dovevo
mettere il vestito più bello, più pulito, più stirato. Ma questo vestito era
anche il più rattoppato, soprattutto alle ginocchia dei pantaloni e ai gomiti
della giacca.


Qualche compagno di classe
non perdeva l’occasione di scherzare e deridere la mia “povertà”.

 

Ma un giorno la maestra mi chiamò in disparte e con un
sorriso di compiacenza mi pregò di portare a casa una lettera da lei scritta a
mia madre, raccomandandomi di consegnargliela chiusa.


Ero veramente curioso di
sapere cosa la maestra avesse da riferire alla mammaFurono per me momenti per
un serio esame di coscienza. Quel giorno corsi in fretta a casa, senza
bighellonare con amici e compagni di gioco.


“Mamma, la maestra mi
ha dato questa busta per te; mi ha pregato di consegnartela chiusa.”  Anche la mamma incuriosita, prende la
busta e, dicendomi di posare la cartella, la apre e la legge.


Io con aria distratta,
buttavo furtivamente qualche occhiata indagatrice sul volto della mamma. Notavo
che ella, dopo la preoccupazione delle prime righe, man mano si rasserenava,
fino a prorompere in una bella risata di soddisfazione.


Mi chiamò con tenerezza
vicino a sé e mi lesse tutta la lettera: “Gentile Sig.ra Maria, le dico
subito che sono contenta di suo figlio; a scuola, a parte qualche irrequietezza,
è molto rispettoso e diligente. Dovrebbe preferire un po’ più i libri al gioco
del pallone


Ma le scrivo per
complimentarmi con lei, per la dignitosa povertà con cui veste suo figlio. Il
vestito del piccolo Andrea è, come si vede, tutto rammendato; ma, pulito e
stirato; quei rammendi così numerosi e ben fatti, mettono in risalto tutto
l’amore con cui lei “veste” suo figlio.


Vestito rammendato che
rivela la sua bravura di sarta e soprattutto il suo amore di “mamma”.
Ogni rattoppo è “ornamento di mamma.”


Ciascuno di noi, rovinato e
logoro di peccato, è rinnovato, rivestito del “rattoppo-perdono” di
Dio. Gesù ha indossato il nostro vestito di peccato, per trasformarlo col suo
perdono in un capolavoro d’amore. Ogni rammendo è “ornamento dorato di
Dio-Papà.”