23 Ottobre 2013

AIUTATI CHE IL CIEL T’AIUTA

Carissimi
sposi, stiamo assistendo in chiesa al vostro matrimonio.

Abbiamo pregato
intensamente per voi. Vi facciamo mille congratulazioni vi porgiamo gli auguri
più fervidi, vi vogliamo un mondo di bene; ma adesso, nella buona e nella
cattiva sorte, nella
salute e nella malattia. Siete voi due che vi dovete amare

Carissimi
invitati a nozze vi vogliamo bene, vi abbiamo offerto pane e salame, bottiglie
di buon vino e formaggio dolci di ogni genere; ma più di così non possiamo fare
per voi non possiamo anche mangiare per voi

Carissima
Juventus. Siamo qui a far tifo per te; abbiamo viaggiato a lungo per sostenerti
nella partita tanto impegnativa siamo qui in campo a urlare, ad incitarti, ad
applaudirti, ad agitare striscioni e percuotere tamburi, ma oltre a ciò non
possiamo far niente; non possiamo giocare al posto dei tuoi giocatori: cari
atleti, dovete correre, correre voi.

Caro Pantani,
noi siamo venuti sulla cima Coppi e lungo i pendii della salita per
incoraggiarti, per offrirti anche la borraccia, ma non possiamo correre per te,
non possiamo salire in bici al tuo posto vorremmo perfino darti una spinta, ma
ce l’hanno severamente proibito: saresti penalizzato tu e multati noi. La spinta sui pedali la devi dare
tu.

Carissima
barca a vela – dice il vento – senza di me non puoi fare un metro di strada. Io
soffio quanto vuoi, anche in varie direzioni; però non posso correre al tuo
posto. Tu spiega la vela.

Allora potrò dirti: “La tua vela ti ha fatto
vincere”.

Carissimo
cristiano – Gesù dice a me e a te – ti offro tutto me stesso.

Ma “colui
che ha creato te senza di te, non può salvare te senza di te”.

La
collaborazione che ti chiedo, non è tanto di fare, quanto di lasciarmi fare.
Esponiti al mio vento e avrai la mia velocità.

Dimmi il tuo “sì” e ti
sentirai rispondere: la tua fede ti ha salvato.

p.Andrea Panont