5 Marzo 2003

La carità migliore

Meditazione per la Quaresima 2003

“…ma la più alta carità è la carità interiore, che s’immerge in Dio e non si occupa che di mostrarlo, di farlo conoscerlo; è quella che libera le anime, affinché da se stesse vengano a me che dono consolazione e forza e vita” (Gesù a sr. Maria della Trinità, Colloquio interiore, p.100)

Quindi bisogna far conoscere Dio. Come si fa a trasmettere qualcosa a questa generazione incredula? Innanzittutto bisogna “immergersi in Dio”. Non è facile, ma con l’aiuto dello Spirito tutto è possibile.

Ci sentiamo immersi in moltissime cose dispersive : affanni, attività, iniziative, preoccupazioni ecc.
Quando ricerchiamo realmente l’Essenziale?
Quando ci accorgiamo che senza Dio la nostra anima appassisce?

Le cose, l’Universo, il nostro corpo, la nostra anima sussistono perché c’è Lui. Egli è l’Essenziale. Ma bisogna crederci profondamente, a costo di sacrificare molte nostre occupazioni egoistiche.

Cominciamo donandogli tempo, pensando esclusivamente a Lui, meditando su come opera nella nostra vita, sul senso della vita, della gioia e della sofferenza, su cosa vuole da noi.
E’ necessario dargli il nostro tempo mettendo al primo posto il Regno. Sembra una sfida con noi stessi, ma ci si deve buttare a capofitto fiduciosi che Egli interviene sempre con i suoi doni e le sue grazie. Si deve cercare prima di tutto il Regno… il resto verrà dato in sovrappiù.

Nessuno può capire perfettamente la logica di Dio, ma se attuiamo i suoi comandamenti egli ci illuminerà gradualmente, perché ci farà sempre più simili a Lui.

Pier Angelo Piai