4 Agosto 2004

Sono le piccole cose il fondamento di quelle grandi

Dobbiamo cominciare a sensibilizzarci verso le più piccole cose, anche verso una foglia che vibra al vento, una formica che lavora per il suo gruppo di appartenenza, un eco lontano, un cinguettio, un granellino di sabbia.

Sono le piccole cose che costituiscono le grandi. Il nostro corpo è formato da miliardi di minuscole cellule, ognuna delle quali ha un compito ben preciso. L’intera terra è formata da un numero sterminato di atomi. Il microcosmo sorregge il Macrocosmo.
La nostra vita terrena é fatta di istanti, come una retta é costituita da punti.

Dio ha presente l’intero arco della nostra vita e chiede a noi di costruirla istante dopo istante: siamo noi che dobbiamo decidere in modo creativo chi essere, perché siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio anche nella libertà.

Se voglio estendere il mio “io” sulle cose nell’accumulare beni terreni per poterli godere egoisticamente, allora sarò della stessa natura delle cose: statiche, transeunte, instabili. Se invece fondo il mio “io” nel Trascendente, allora assomiglierò a Lui: dinamico, creativo, saldo.

Assimilerò la sua natura e finirò con il guardare tutto a 360 gradi come Lui. La materia passa, lo Spirito è eterno. Dobbiamo decidere da che parte stare.
Gesù chiede la fede incondizionata, assoluta. Nulla succede, in effetti, se Dio non vuole. Nulla!

Egli ci lascia la libertà di pensare ed agire… ma siccome la verità è Lui, Egli vuole che lo riconosciamo come il centro della nostra esistenza. Riconoscerlo ed amarLo seriamente.

Amarlo per la sua creazione e in se stesso: Assoluto, Onnipotente, Onnisciente, Onnipresente, Misericordioso. L’Alfa e l’Omega, il principio e la fine di tutto si trova in Lui e tutto è stato creato per mezzo di suo Figlio Gesù Cristo.

Ogni nostro pensiero ed azione, quindi, deve essere innestato in Lui, altrimenti ci disperdiamo in mille cose che ci distolgono dall’essenziale.