26 Luglio 2005

La pazienza di Dio e la nostra

Medito sulla pazienza di Dio.
Pazienza nella Creazione e pazienza nella Redenzione. Per ognuno di noi usa una pazienza paterna perchè aspetta i frutti buoni.
La zizzania deve crescere con il grano.

La pazienza di Dio ci stupisce perché è infinitamente più grande della nostra…
Noi ci annoiamo perché non abbiamo pazienza di ascoltare ed osservare. Non sappiamo nemmeno cosa vogliamo e spesso precipitiamo nel caos interiore perché non diamo priorità alle cose dello spirito, che sono quelle più essenziali e costituiscono il motivo fondamentale per cui siamo stati creati dal Padre, redenti dal Figlio e divinizzati dallo Spirito.

Se Dio ha pazienza con noi, anche noi dovremmo averla con noi stessi. Dovremmo fare tutto in unione con Lui in perenne atteggiamento di ringraziamento e di stupore per le meraviglie che Egli compie.
“Noi soffriamo per la pazienza di Dio. Dio, che è divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo è redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall’impazienza degli uomini.” (Ratzinger)

Vivere dalla parte di Dio, quindi, significa assimilare la sua pazienza, la quale illumina la speranza nell’attesa di ciò che ancora deve avvenire… uno stato del nostro essere rinnovato in Cristo in una nuova dimensione.
La pazienza ci aiuta a completare l’opera di Dio in noi. Anche se non dovessimo capire subito, dobbiamo crederlo.
Gran parte delle cose che esistono sono quasi incomprensibili alla nostra mente. Eppure continuiamo la nostra vita giorno dopo giorno facendo finta di niente.

C’è qualcuno che ha capito tutto?
Ci attende l’eternità nella quale le cose saranno viste sotto un’altra luce.

Per adesso dobbiamo portare pazienza.

Pier Angelo Piai