Pradamano, 01 – maggio – 2002.
L’intelligenza umana nella Scuola italiana.
Se chiediamo alla gente, cos’è l’intelligenza umana, otteniamo risposte diverse e contrastanti. Ci sentiamo dire che l’intelligenza è la capacità d’intendere, pensare, comprendere, interpretare, giudicare, ecc..
Difficilmente viene evidenziato, anche, l’aspetto più importante che, l’intelligenza umana, è un insieme “sfaccettato”, composto da diverse facoltà in evoluzione come : creatività, autocontrollo, pervicacia, empatia, attenzione agli altri, tutto questo orientato al positivo.
Quello che rattrista maggiormente è che nella Scuola italiana i depositari della “intellighenzia corporativa”, ancora oggi, sviluppano e gestiscono, principalmente, solamente due forme dell’intelligenza umana : quella linguistica e quella logico matematica.
Oramai, da tempo, si è diffusa la scoperta di Daniel Goleman, spiegata nel suo libro : “Intelligenza emotiva”, dove si evidenzia che la crescita armoniosa e completa delle persone avviene tenendo conto di ben otto forme di intelligenza. Allora ci chiediamo, per quali motivi il “Sistema meritocratico” della Scuola italiana e di conseguenza tutta l’impostazione che deriva, continua a essere gestito in modo classista, sviluppando due soli aspetti dell’intelligenza umana ?
A questo punto, è giunta l’ora che bisogna fare chiarezza. Il fare chiarezza, sul concetto d’intelligenza, diventa un obiettivo primario soprattutto per gli insegnanti, onde promuovere e valutare in modo giusto gli studenti. Il tutto dovrebbe partire dall’alto, da chi organizza il “Sistema” della Scuola in Italia, per evitare emarginazioni e per agire ordinatamente lungo una stessa direzione, applicando i criteri della “Qualità di Sistema”, mettendo insieme nella persona la mente ed il cuore.
Così, si riuscirebbe a rendere i giovani meno soli e insicuri del loro domani, meno depressi e nervosi, convogliando positivamente l’aggressività e la ribellione evitando tanti eventi dolorosi di suicidio o come quello spaventoso avvenuto in questi giorni in Germania.
Si sente, “debolmente” dire, anche, che accanto alle varie forme d’intelligenza indicate da Daniel Goleman, sia indispensabile che germogli e fiorisca una nuova “sfaccettatura” dell’intelligenza umana. Questa “sfaccettatura”, sarà una luce che illumina gli animi spingendoli alla ricerca di benefici duraturi e che riuscirà a trasmettere nei cuori concreti sentimenti positivi di unione, di amore e di pace.
Eugenio Di Barbora
Pradamano