20 Dicembre 2002

Brigida di Svezia

Recensione Brigida di Svezia

Il libro di Paola Giovetti, edito dalla San Paolo, rientra nella serie agiografica che la scrittrice ha redatto per questa prestigiosa casa editrice. Dopo le figure poderose di Teresa Newmann, Santa Rita da Cascia, Madri e mistiche, Santa Clelia Barbieri e Le apparizioni della Vergine Maria, la Giovetti ha aggiunto una pietra preziosa: quella che si riferisce alla vita della compatrona d’Europa, Santa Brigida di Svezia.

Le notizie sulla santa sono accurate e meticolose, utili anche a conoscitori della sua vita. Una santa del’300, contemporanea di Caterina da Siena, e senz’altro destinata alla stessa riforma della chiesa, con la spinta apostolica verso il rientro del papa a Roma, dopo la cattività avignonese. Ambedue le sante, che saranno elevate a compatrone d’Europa insieme a Benedetto, Cirillo e Metodio, hanno corso “a staffetta” per il Papato� nella sua sede originaria e naturale.

Il volume presenta in modo quasi colloquiale, ma piacevole e documentato, le fasi della vita di Brigida di Svezia, principessa, nobile di lignaggio, ma soprattutto d’animo e di cuore, a partire dalla sua infanzia, dalla sua giovinezza, dalla sua vita sponsale e di madre di numerosi figli, per narrare dei suoi pellegrinaggi a san Giacomo di Compostela e in Italia.

Una santa gigantesca per il suo amore per la chiesa e per l’umanità intera. Una santa mistica che riesce a dialogare con Gesù, Maria e con i santi, in grado di mediare con le stesse anime dei defunti. Paola Giovetti fornisce tutta una serie d’esemplificazioni riguardanti la dottrina politica, la vita familiare e sociale, la vita religiosa e monastica che Brigida propone sotto ispirazione estatica.

Una principessa che fonda un Ordine monastico, quello delle Brigidine, disposta a rinunziare a tutti i suoi averi e privilegi di nascita, giungendo a tendere la mano per chiedere la carità, quando si è trovata, per sé e per le sue religiose, in gravi ristrettezze.

La Giovetti non lesina particolari su santa Brigida che confinano con fenomenologie paranormali, e che non riveliamo per lasciare il gusto della scoperta ai lettori. Ma il suo volume assume, purtroppo, attualità per analogia con i tempi attuali, sia per la vita della chiesa, che per la vita pubblica. Per questo ne va suggerita la lettura a religiosi e laici. Gli orizzonti di Brigida di Svezia sono ampi al punto che Giovanni Paolo II ha ritenuto di proporla come supplemento d’anima per la nuova Europa. Per chi intendesse approfondire ulteriori conoscenze, il volume ha in appendice un’abbondante bibliografia da consultare, come indice di serietà della ricerca da parte della sua autrice. Un plauso, quindi, a Paola Giovetti da parte della redazione del Giornale dei Misteri e un’augurio che la sua fatica sia coronata da successo editoriale.

���������������������������������������������� Giampaolo Thorel

Paola Giovetti, Brigida di Svezia – Una santa europea, Milano, edizioni San Paolo, 2002, euro 9,50.