8 Luglio 2007

Gli inviti e le promesse di Gesù

Gesù ci ha invitati: “Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò!”
Chi ha mai pronunciato queste parole in tutta la storia dell’umanità?
Si trova qualche filosofo o filantropo precedente o contemporaneo a Gesù che si esprime in questo modo?

L’Uomo-Dio si dichiara apertamente tale e  sostiene di ristorare chiunque si rivolge a Lui con fede..
Non ha detto in questo contesto: Venite che il Padre mio vi consolerà…
No, ha proprio esclamato “Venite a me…!” Quindi era pienamente consapevole della sua divinità e della sua missione di salvare gli uomini da se stessi e dal peccato.
Una logica completamente illogica per molti e convincente per chi è semplice interiormente.

Altro paradosso: solo Lui può dare la vera pace, non come la dà il mondo.

Altro ancora: senza di me non potete fare nulla…io ho vinto il mondo…

Sei secoli dopo l’Islam predica la fedele sottomissione al Dio Onnipotente
dichiarando di completare ogni forma di rivelazione nel profeta Maometto.

Il Cristianesimo, invece, esige un salto di qualità: offre Gesu Cristo in persona (L’Eucarestia non è forse il centro dei centri?).
Afferma con sicurezza che Dio viene incontro esistenzialmente ad ogni uomo incarnandosi, facendo in modo che ogni uomo si rivesta in Lui chiedendo che ciò venga riconosciuto.