A proposito di “pedoclastia”: ora alcuni psicanalisti accusano gli educatori cristiani di adottare meccanismi deformanti con la questione del Padre che permette il sacrificio di suo figlio.
Gesù ha affrontato la sua passione volontariamante. Avrebbe potuto anche rifiutarsi, vero? E’ la dimostrazione dell’amore infinito che il Padre ha per ogni singolo uomo. Forse non s’è capita la logica di fondo dell’amore, logica irrazionale agli occhi di chi pensa di poter spiegare tutto con la sola ragione umana.
I giovani, invece, devono essere educati alla verità. Come spiegare loro l’invasività del dolore umano dalla nascita alla morte? Non è forse una realtà per ogni persona che viene al mondo? Cosa si deve rispondere ad un giovane che affacciandosi alla vita nota miserie, malattie, disgrazie, dolore?
Si deve dire che la vita va sempre per il verso giusto e che tutto è comprensibile? Non è più giusto prepararli al senso del mistero dell’amore che per il cristiano è intuibile nell’Incarnazione di un Dio che si fa uomo, che passa una vita terrena dolorosa e gioiosa insieme nel dimostrare che vuole redimerci dal peccato perché ci ama di un amore passionevole?
Non vuole dimostrarci che vi è più gioia nel dare che nel ricevere? Gesù Cristo ha dato tutto, si è lasciato spogliare dei propri diritti, della propria dignità per restituirla a noi, corrotti e senza una vera meta.
Sosteneva un mio caro amico, saggio monaco: “Se il Figlio di Dio avesse voluto tener conto delle esigenze di Figlio di Dio, non sarebbe venuto a vivere con noi, con i figli degli uomini. E’ venuto non a coprirci di frammenti di felicità, cioè ad esaudire le nostre richieste, ma a soddisfare una fondamentale richiesta umana: il bisogno di perdono e felicità. E’ un problema adattarci a questo piano che è in contrasto con la razionalità che richiede la felicità come liberazione dal condizionante presente, dalla limitata esperienza di bene mai assoluto, mai in acquisizione definitiva, permanente. Liberaci dal male, Dal male di rimanere scandalizzati nel non ritrovare l’uomo come ce lo figuriamo idealmente.” (Padre Albino Candido)
Il Signore permette tante cose che ora per noi sono incomprensibili!
Penso che ci attenda con un abbraccio paterno infinito, pronto ad asciugare le nostre lacrime, a cancellare i nostri errori ed a consolarci.
Un cuore di Padre infinitamente tenero: lo immagino (so che è Trascendenza!) con le lacrime agli occhi che cerca di asciugare le nostre.
“Figlio mio, basta soffrire. è finita per sempre, vieni nella mia gloria!”
Mi dica qualcuno che non mi illudo d immaginare un Padre così incredibilmente buono! Un Dio così che si getta alle spalle tutti i nostri peccati, non ne vuol più sapere: vuole solo il nostro cuore fiducioso della sua Misericordia. La sua Misericordia è la qualità divina principale: perché altrimenti avrebbe mandato suo figlio?
Gesù ha affrontato la sua passione volontariamante. Avrebbe potuto anche rifiutarsi, vero? E’ la dimostrazione dell’amore infinito che il Padre ha per ogni singolo uomo.
Bisogna credere a questo amore e condividerlo con tutti, compreso i giovanissimi.