3 Marzo 2008

Dio ti conosce da sempre

Dio ti conosce da sempre. In Lui non c’è tempo e spazio perché trascende tutto ed è a tutto immanente. Sa esattamente il numero delle tue cellule e degli atomi che le compongono. Conosce ogni tuo più piccolo dinamismo energetico, sa esattamente la composizione di ogni neurone del tuo cervello.

In Lui tutto è presente: il fluire del tempo è una tua immaginazione.
Nulla è realmente tuo: ogni atomo del corpo gli appartiene perché è una sua creazione. Nemmeno la vita è tua: è Lui che ti sostiene.
Se Egli decidesse ora di toglierti da questo mondo, subito è fatto, tu non puoi opporgli resistenza.

Tutti i tuoi giorni, le tue ore, i tuoi minuti e secondi sono suoi. Ha presente ogni attimo della tua vita, da quando sei stato concepito fino al termine ultimo della vita terrena che verrà.
Ti sostiene continuamente, senza sosta. Sa quello che pensi ed in ciò in  cui speri.
Valuta benissimo il grado della tua fede, conosce ogni tua più piccola fragilità. Non  dubitare di questo: nessun mistero gli è nascosto, altrimenti non sarebbe Dio.

Eppure ha voluto la tua esistenza e desidera ardentemente che ne prendi coscienza per capire quanto ti ama. Il tuo modo di amare non potrà mai essere come il suo: diffatti a Lui basta che lo riconosca e che confidi in Lui. Egli ti tratta come se realmente avesse bisogno di te e, in un certo senso ha bisogno di te per il suo piano cosmico.
Sembra paradossale: potrebbe benissimo fare a meno di te, ma ha voluto e continua a volere te, per l’eternità. Ci tiene moltissimo a te.
E sai perchè?

Per Lui sei unico ed irripetibile, sei un capolavoro della sua creazione, ti ama alla follia. Ti dirò di più: senza di te tutto ciò che è creato è come se non esistesse. Esiste in sè, ma se tu non esistessi non ci sarebbe nemmeno la tua coscienza, per cui tutto quello che ha creato non verrebbe percepito. E nemmeno la sua gloria sarebbe percepita.

Una coscienza in meno è un nulla in più e Dio non potrebbe mai donarsi.
Tu per Lui sei un centro cosciente importante proprio perché ti dona continuamente l’essere e ti vuole progressivamente divinizzare.

Pier Angelo Piai