Riflessione sul vangelo della 1° domenica di Avvento
(9 dicembre 2001)
“Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre” (Mt.3,8)
Nulla è impossibile a Dio. Quando si parla di Abramo subito viene in mente la sua fede sconcertante: lascia la sua terra natale, ospita gli angeli, crede nelle loro promesse, sacrifica Isacco.
Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe ci chiede di vivere continuamente in questa fede che spesso appare assurda irrazionale. La vita è veramente misteriosa. Dobbiamo credere in un Dio – Padre silenzioso, che pare sempre assente ed invece è presente silenziosamente.
Nessuno può dare una spiegazione sul fine di tutto ciò che esiste.
L’Universo è troppo immenso e ricco di presenze per dire che è casuale e per affermare con sicurezza che non proviene da alcun Essere superiore. Sinceramente sarebbero negazioni presuntuose : la mente umana ha i suoi limiti e non può pretendere di indagare oltre certi confini.
Da un’altra prospettiva dobbiamo ammettere che ci sono anche troppi segni della Sua presenza.
Eppure spesso il nostro cuore è duro come una pietra. Impenetrabile. Quando appare qualche forma di sicurezza, subito si dissolve per lasciar posto ad un cieco razionalismo: allora tutto si riduce a vuoti schemi che portano solo all’aridità ed al nichilismo più angosciante.
Se invece il nostro animo si immerge senza pregiudizi nella fiducia in Dio e si lascia penetrare dalla luce dello Spirito qualcosa avviene.
“Una vita di fede sa seppellire tutti i perché della vita di ogni giorno” – sosteneva P.Albino Candido (Diario di un Pellegrino carnico, ed.Segno, p.199)
E prima afferma : “il non credere all’amore è già colpa, è già durezza, è già cecità. Che cosa alla fine dei conti mi rimane ancora nella vita di utile? L’unica cosa sempre utile è pregare, è rimanere in ascolto di Lui, è amare anche con la volontà, è credere anche con la volontà” (p.198)
E’ necessario “preparare la via del Signore, raddrizzare i suoi sentieri”, predisporci alla sua venuta con tutto il cuore che cerca sinceramente la Verità, consapevoli dei propri limiti ma anche del grande mistero che siamo noi, la nostra vita, e più ancora Dio.
Dio può tarsformarci in figli di Abramo, anche se siamo pietre. Basta predisporre umilmente la nostra volontà aprendoci ad accogliere il Mistero. L’amore fa veramente grandi miracoli.
Pier Angelo Piai