Il tempo, si sa, è un inesorabile fluire di attimi ed è una pura invenzione della mente umana perché esso non ha una consistenza materiale e non è afferrabile. Ciò che è passato non torna più ed il futuro ancora non è presente. L’attimo è subito ingoiato dalla memoria mentre divora il futuro.
Dopo le teorie di Einstein oggi il tempo viene considerato la quarta dimenzione dello spazio.
Ci sono dei momenti nella vita dell’adolescente Andrea che richiedono una certa riflessione un po’ più approfondita sul senso del tempo che trascorre e quello della propria esistenza.
Per questo Andrea ha bisogno di esplorare il mondo circostante per capire il contesto in cui si colloca, ma anche se stesso.
Scruta i propri compagni e gli adulti per cercare delle risposte che spesso non sono subito chiare.
Egli però, si trova in genere spiazzato sulle domande esistenziali,
Pochi adulti gli trasmettono le loro esperienze con lealtà e trasparenza, affinchè non incorra nell’illusione.
Andrea si rende conto gradualmente che Il mondo che lo circonda è affascinante ma molto misterioso. Tutto è così complesso, ma contemporaneamente tutto diviene…, si trasforma, si riadatta.
Anche la solidità di una roccia è apparente, perché nel tempo cambia la sua forma. Egli nota che anche il suo corpo gradualmente si evolve e si trasforma.
La mente non è più quella di prima: anch’essa assume nuovi punti di vista lasciando quelli vecchi.
Andrea non ragiona più da bambino, vede le cose in modo più realistico.
Osserva che vita e morte sono due aspetti della stessa realtà: passano le stagioni, mutano le sembianze. Anche le cellule degli esseri viventi durano poco e lasciano il posto alle altre.
Nessuna cellula che forma il suo corpo rimarrà la stessa nell’arco di pochi anni.
I grandi personaggi della storia che lo hanno impegnato negli studi accendendo la sua fantasia, ora non ci sono più: rimangono solo nella memoria storica.
Alcuni parenti, amici, conoscenti sono scomparsi e sa benissimo che anch’egli un giorno scomparirà dalla faccia della terra.
“Cogli l’attimo”, sembra il motto della società odierna.
Ma è un concetto molto frainteso. Esso viene interpretato da molti giovani come un invito a godere la vita in piena libertà,
senz a curarsi dell’etica o della morale.
Andrea, invece, intelligentemente si chiede come deve vivere intensamente ogni attimo della sua vita, perché essa passa presto, ma è anche convinto che la vita terrena è solo un inizio della vera esistenza che raggiungerà la sua pienezza una volta oltrepassata questa dimensione spazio-temporale.
Passano i giorni, passano le stagioni, passano tutte le cose di questo mondo, ma ciò che rimane è il vero Amore per Dio e la sua vita, Il quale non conosce la morte e dura in eterno.
Pier Angelo Piai