Noi esperimentiamo ogni giorno la bellezza.
La vediamo in un albero fiorito, in una campagna baciata dal sole, in un ruscello, in un tramonto, in un paesaggio, in una montagna, in un quadro, in una musica, in una città, nei vestiti, in certe persone giovanili dai lineamenti regolari o piacevoli… in tutto ciò che ci è gradevole o corrisponde a canoni estetici o artistici, insomma.
Ma che cos’è realmente la bellezza?
Spesso abbiamo un approccio piuttosto superficiale con essa perché ci soffermiamo all’apparenza e veniamo colpiti pregiudizialmente sull’onda dell’emotività.
Su questo si è creato tutto un business: frequentemente si fa coincidere il benessere con l’estetica, il piacere dello sguardo si dissolve nella morbosità.
Il successo personale poggia su alcuni canoni estetici accolti dalla massa.
L’arte è spesso considerata tale da critici interessati economicamente.
Il culto del corpo sta diventando un valore fondamentale.
Lo sport è inquinato da enormi giri d’affari e tutto viene sponsorizzato.
La moda è condizionata e condiziona, inabissata com’è in business colossali.
I centri di estetica si moltiplicano a dismisura.
Ma è realmente bellezza tutto questo?
Se in noi c’è indifferenza ed egoismo la bellezza è qualcosa di inconsistente, di vuoto ed effimero. Essa si dilegua nel piacere momentaneo, ma non viene apprezzata come si dovrebbe da chi è avido…
Il nostro occhio è inquinato ed inquina ogni bellezza.
Quando invece si è semplici, quando in noi c’è amore per la vita, senso del mistero e purezza interiore, allora la bellezza risiede proprio nell’umiltà.
Ciò significa che la intravediamo anche nei volti più insignificanti per la massa, nei paesaggi più essenziali, nei gesti più altruistici.
Chi è interiormente semplice, possiede un alfabeto particolare per captare la bellezza del Creato in tutti i suoi aspetti, perché è sgombro dai pregiudizi e non è preoccupato di strumentalizzare la vita.
Vive umilmente ed ammira tutto, dando un significato a tutto ciò che contempla, ammirandone la bellezza intrinseca.
Bellezza e Bontà vanno sempre di pari passo e l’una illumina l’altra.
“Se volete imparare qualcosa che riguardi una foglia, un fiore, una nuvola, un tramonto o un essere umano, dovete guardarli con tutta l’intensità del vostro cuore.” “La bellezza dell’universo è in “ciò che è” e vivere spontaneamente con “ciò che è” è virtù. (Jiddu Krishnamurti)
“Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.” (Matteo 5:8)
Pier Angelo Piai