6 Agosto 2014

KATIA RONCHI : POESIE

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Per Katia Ronchi scrivere è la sua passione quotidiana fin da piccola la sua creatività si esprime attraverso la scrittura, dalle lettere a brevi racconti, dai pensieri su ciò che vive fino a sfociare in poesie, dove esterna ciò che prova, le emozioni che sente per poter farle emergere da dentro si sé e condividerle con gli altri. La ricchezza interiore che ognuno di noi ha, secondo lei, va diffusa, sparsa nel mondo per evitare che, rinchiusa solo nel proprio essere, si appassisca, perda di intensità e di significato. I sentimenti positivi e che fanno bene al cuore e all’anima servono per contagiare chi sta attorno a noi, e Katia lo fa attraverso questi versi, usando sia la lingua italiana che friulana. Si rifà ad immagini naturalistiche, ai ricordi d’infanzia e al legame con le sue radici e alle persone che l’hanno preceduta, ma anche alle situazioni che vive e che sperimenta, entrando in contatto con sé e le emozioni che le suscitano. Forte in lei, è anche l’aspetto spirituale con cui vive giorno per giorno e questo lo si coglie nelle sue poesie. Nella semplicità delle cose attorno, nell’ambiente naturale che la circonda e negli incontri con le persone, Katia trova l’ispirazione per andare a fondo di sé e scrutarsi dentro, sempre alla ricerca di una nuova sfumatura di luce ancora sconosciuta e che aspetta solo di essere trovata.
TU
      (1.09.1997)
Tra lacrime e sospiri 

sorrisi e gioie 

ci sei sempre tu. 

In questo mondo 

mi perdo e 

vorrei uscirne al più

presto. 

Ho bisogno sempre 

di te

aiutami a poter 

vivere 

questo mio cammino

non sempre facile. 

Tu sei sempre vicino 

a me nel mio cuore. 

Una mano tesa

un sorriso dolce

una parola sincera 

ecco che cosa ho 

più bisogno di te.

So che ci sei anche 

quando non sento 

la tua presenza 

TVB

GRANDANGOLO
     (01.02.2000)
Volevo guardare il mondo 

con occhi diversi 

una piuma si appoggia 

sulla mia mano 

come dono racchiudevo 

in me lo spirito

ancestrale 

nelle spirali della vita.

PARI,FI E JO         (17.02.2000)


Jevâ adore quant che lis sisilis

e cjantavin:

dut di fûr al jere ancjmò scûr e frêt.

Tu saludavis il dì cul segno de crôs

e vie pal bosc a fâ fassinis:

lavorâ, dispedâ par un pagnut di pan.

 

No tu savevis ma tu eris un siôr tal bosc:

il soreli ti compagnave pal dì,

qualche besteute par no lassati bessôl.

E chel len che to pari al veve

implantât par te

sot la so ombrene tu sês cumò

che tu polsis

strac di lavôr e di vite

a sotet de ploe.

 

Al sune misdì

e tu miris il cîl parsore di te

e po’ vie pai rivâi a fâ fossâi.

Ti puartavin di gustâ tal cjamp

 e tu vevis lis rosis atôr

come une tauae ricamade.

 

Su la culine la sere tu gjoldevis

dai sudôrs e des bielecis atôr:

une plante di vît, un rap di ue,

un cjaresâr e freulis

che tu mangjavis di scuindon come i uciei.

 

Atôr de taule, cu la polente

cjalde tal miez, granç e pizzui.

Tu contavis storîs in te stale

intant che tu scusupavis blave.

 

E nono prin di lâ a durmì

al tignive su il Rosari:

preâ par vivi

preâ par murî.

 

 


MANDI     (17.02.2000)


Il cîl usgnot al è clâr e stelât

e mai come cumò il gno cûr

al è seren.

Da lontan o ai cirût la me strade

in une pagjne di vite

vueide.

 

Ma le gnot no je cussì lungje e scure:

tornarâ simpri il soreli de vite

che scjalde e ti busse

cui siei rais e tu svolis

in chel cîl che tu crodevis piardût.

 

Cjape il svol, va cuintri i nûi

tu tornarâs achì cu la rosade

quant che al criche dì

ti spietarai su la puarte di cjase,

dome a te o viarzarai il gno cûr.

 

Ma le gnot no je cussì lungje e scure:

tornarâ simpri il soreli de vite.



(SENZA TITOLO)     (24.03.2000)

Quell’arcobaleno di luce 

è tutto ciò che mi rimane 

di certo 

è la mia via

il segno della mia esistenza.



La sola certezza 

che serbo in me

è amare l’Amore 

perché dall’Amore

ho preso vita. 



E come Lui 

abbandonato e umiliato

abbraccerò 
la mia croce 

perché si ripeta nel mondo 

qual è l’unico mistero 

perché è all’Amore 

che ho creduto 

e ho donato la mia vita.

PENSIERO A CUORE APERTO       (17.02.2013)

SEMPRE GUARDARE AVANTI,
VERSO SPAZI INFINITI,
LUOGHI INESPLORATI,
CUORI SCONOSCIUTI.
NON ARRENDERSI,
CADERE E RIALZARSI
SPERARE TRA LACRIME E SORRISI,
AMORE DATO, AMORE RICEVUTO.
FAR CIRCOLARE TRA
ABBRACCI INCROCIATI
E MANI STRETTE
LA FORZA, L’ENERGIA, L’AFFETTO
PER TE, CREATURA,
IRRIPETIBILE,
PENSATA DALL’ETERNITA’
VOLUTA QUI E ORA,
DESIDERATA DAL PROFONDO DEL CUORE.
TU HAI DIRITTO DI ESISTERE,
TU HAI DIRITTO DI ESSERE FELICE,
TU SOLO TU, PUOI COLMARE QUELLO SPAZIO
NELL’UNIVERSO CHE TI E’ STATO DATO IN DONO,
TU E NESSUN ALTRO.
TU SEI QUI PER QUESTO,
PER DARE UN SENSO ALLA TUA VITA,
PER ILLUMINARE DI SORRISI
QUELLA DI CHI TI PASSA ACCANTO.
NON LASCIARE CHE UN SOLO FRATELLO
INCROCI IL TUO SGUARDO
SENZA CHE NON ABBIA RICEVUTO
IL TUO, RIFLESSO DELL’AMORE ETERNO.
LASCIA CHE LA GIOIA INONDI IL TUO CUORE
E VEDRAI CHE SARA’ COSI’ GRANDE,
CHE NON AVRAI SPAZIO PER CONTENERLA,
E SI RIVERSERA’ IN OGNI CUORE AFFRANTO
PURIFICANDO LE SUE FERITE.
E VEDRAI COME DOPO OGNI NOTTE OSCURA,
L’AURORA DI UN GIORNO NUOVO
SORGERE SOLO PER TE.
E DA QUI ELEVA IL TUO GRAZIE IMMENSO ALL’UNIVERSO
PERCHE’ TI E’ DATO DI ESISTERE
IN QUESTO ISTANTE,
IN QUESTO RESPIRO,
IN QUESTO BATTITO DI CUORE.
VIVI, RINCORRI I TUOI SOGNI,
E FA DELLA VITA, LA TUA VITA,
PERCHE’ NIENTE E NESSUNO
SIA DI OSTACOLO
TRA CIO’ CHE SEI
E SEI CHIAMATO AD ESSERE!!!

 


MADONNA ADDOLORATA        (15 settembre 2014)

Madre TU STAI
ai piedi della croce
senza paura.
Madre TU STAI
ferma e fiduciosa
nella tua fede in Dio.
Madre TU STAI
perseverante e fino alla fine
per realizzare il tuo “fiat”.
Madre TU STAI
nel dolore e nelle lacrime
guardando già alla gioia della resurrezione.
Madre mia e di ogni discepolo amato TU STAI
sempre vicina a me per condurmi verso tuo Figlio Gesù.
Insegnami a non fermarmi al dolore, alla disperazione, all’angoscia perché
è morendo a se stessi che si risorge,
è amando che si acquista speranza,
è abbracciando la croce che si contempla il Cielo.

BENE GENERA BENE    (23.07.2014)
 

Tutto concorre al bene
se sai vedere il bello in te.

O luce di speranza che abiti la mia anima
o gratitudine immensa che governi il mio cuore
o amore dolcissimo che sazi la mia mente
siate come rugiada al mattino
che rinfresca e rinvigorisce
il mio corpo e il mio essere.

Tutto è dono, grazia e miracolo
in questo cammino quotidiano che è la vita.
Tutto è gioia, forza e armonia
in ogni abbraccio, ascolto e parola che so donare.
Tutto è bontà, perdono e pace
nei nostri giorni
in cerca di Te.

Le ragioni della speranza del 11/10/2014:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fdea8d22-cace-40c9-b1ca-2d2aed12adfc.html#p=

KATIA RONCHI ARTISTA