Recentemente ho seguito alla TV un programma sui centenari che vivono in Italia, intervistati solo sul loro tenore dietetico, sull’aria che respirano e sulle loro attivitá. Sullo spirito neanche un cenno Cosa significa vivere innestati in Cristo? Se siamo realmente innestati in Lui ci interessa davvero cercare di vivere piú a lungo possibile la vita terrena? Se siamo consapevoli che sicuramente lasceremo prima o poi questo corpo mortale per rivestirci di immortalitá in Lui, perché tanto da fare per ottenere un buon tenore economico, una buona posizione sociale ed un’ottima salute?
Moltissimi ammirano quelli che hanno superato i 100 anni di vita e si interessano della loro dieta e delle loro attivitá. Ma se siamo innestati in Cristo non dobbiamo dimenticare che in realtá é Lui che ci sostiene e puó farci arrivare all’etá che lui vuole. Che si viva pochi anni o piú di un secolo, alla fine ci si ricongiunge a Lui. Siamo sicuri che avere una vita piú lunga sia una vera fortuna? Ogni vita é sempre un dono….
Ma il dono piú grande é morire nella sua grazia. Essere innestati in Cristo significa vivere in una comunione reale con Lui, lasciando che sia la Sua vita a scorrere in noi, come la linfa nella vite (Gv 15,5). Questo cambia radicalmente la prospettiva sulla nostra esistenza: non viviamo più per accumulare beni, per prolungare i giorni a ogni costo o per conquistare prestigio, ma per conformarci sempre più a Lui, crescere nel Suo amore e portare frutto per il Regno. Se siamo davvero consapevoli che la vita eterna è il nostro destino in Cristo, allora la durata della vita terrena perde la sua assoluta centralità. Ciò non significa disprezzarla o non prendercene cura, ma rimettere tutto nella giusta prospettiva: il senso della nostra esistenza non è vivere più a lungo, ma vivere con Dio, sia che il nostro tempo sulla terra sia breve o longevo.
L’ammirazione per chi supera i 100 anni è comprensibile dal punto di vista umano, ma se ci fermiamo solo agli aspetti fisici e materiali della loro vita perdiamo di vista la questione più profonda: qual è stato il senso del loro cammino? Hanno vissuto con la consapevolezza di essere sostenuti da Dio? Perché alla fine, il vero dono non è il numero degli anni, ma vivere e morire nella grazia di Dio. In fondo, il desiderio ultimo non dovrebbe essere “vivere di più” ma “vivere in Cristo” in ogni istante, sapendo che la vera vita non finisce con la morte, ma si compie pienamente in Lui.
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