3 Maggio 2019

QUALE È LA COSA CHE PIÙ AIUTA LE ANIME DEL PURGATORIO? (Maria Simma)

 

 

 

II soccorso più prezioso che possiamo dare alle anime è senza dubbio la Messa, ma nella misura solo in cui i defunti l’hanno stimata da vivi. Anche qui si raccoglierà ciò che è stato seminato.

Del resto non contano solo le Messe dei giorni di precetto (domenica e feste), ma pure quelle dei giorni feriali.

Certo, non tutti possono assistere alla Messa durante i giorni di lavoro; ognuno ha le proprie occupazioní professionali, i propri obblighi, e prima di tutto c’è il dovere.

Ma ci sono pure delle persone che potrebbero andarci senza mancare ad alcun dovere: i pensionati, per esempio, che sono in buona salute, solidi sulle loro gambe, che stanno vicino alla chesa, ma che dicono: «Sono obbligato ad andarci la domenica, ma non durante la settimana; dunque non ci vado».

Coloro che pensano ed agiscono così devono aspettare a lungo dopo la morte affinché una Messa sia loro di profitto, poiché durante la loro vita ne hanno fatto poco caso. Se si sapesse qual è il prezzo di una sola Messa per l’eternità le chiese sarebbero piene, anche durante la settimana.

Nell’ora della morte le Messe, alle quali abbiamo assistito con devozione durante la nostra vita, sono il nostro maggior tesoro; esse hanno per noi più valore delle Messe che sono celebrate per noi dopo la morte.

Parenti ed educatori si lamentano che i bambini, ai nostri giorni, sono indolenti e disobbedienti. Questo non è un effetto del caso: una volta i bambini assistevano ogni giorno alla Messa degli scolari. La preghiera e la Comunione davano loro la forza d’essere obbedienti e fedeli al loro dovere.

Nessun padre, nessuna madre, né nessun catechista può mettere nel cuore del bambino ciò che Nostro Signore stesso gli dà in grazie durante la Messa e durante la Comunione.

 

da: Maria Simma e le anime del purgatorio (edizioni Segno) pag. 52