Molti di coloro che non hanno paura della morte potrebbero avere una visione più integrale dell’esistenza…
Perché non ammettere che in effetti sono convinti della vita eterna dell’altra dimensione che ci attende in Cristo risorto?
Hanno riflettuto a lungo e sono consapevoli che questa vita terrena è solo un primo e brevissimo stadio dell’esistenza che si protrarrà nell’aldilà.
Perché allora temere la morte se è solo un passaggio?
In effetti dal Creatore siamo stati tratti dal nulla e stiamo vivendo in un contesto spazio-temporale in cui il molteplice della materia tende all’unità: questo lo vediamo realizzarsi in ogni fenomeno naturale ed umano, dove è molto dinamica l’attività della legge della “complessità-coscienza”, la quale ci sospinge, attraverso l’esperienza della vita e la progressiva coscientizzazione ad armonizzarci con la nostra anima immortale per diventare sempre più simili a Dio.
Una volta liberati dalla molteplicità materiale, si raggiunge l’unità perfetta essenziale nell’altra dimensione, dove saremo trasfigurati in Cristo risorto, l’apice della pienezza umana che vibra nel dinamismo trinitario.
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TUTTO È MISTERO
Oggettivamente ogni esperienza della nostra esistenza è piuttosto misteriosa, molto di più di quello che crediamo ed è assai difficile comprenderla in profondità.
A volte si arriva ad intuire qualcosa per tentativi, ma capire perfettamente ogni più piccolo evento sembra quasi impossibile in questa dimensione spazio-temporale.
È illusorio pensare di comprendere sufficientemente ogni esperienza quando conosciamo qualche relazione di causa-effetto e cerchiamo di individuare le sue cause prossime.
Gran parte delle nostre asserzioni sono “tautologiche”. Mi spiego: se io mi chiedo il perché la luce attraversa il vetro pulito e rispondo a me stesso: “perché il vetro è trasparente”, non ho dato una risposta davvero soddisfacente, perché il termine “trasparente” significa “che fa passare la luce”. Praticamente io ho risposto alla mia domanda con i contenuti della stessa domanda: “Il vetro lascia passare la luce perché esso “lascia passare la luce” (trasparente)
Allora bisognerebbe rispondere enucleando tutte le cause prossime del fenomeno mettendo in evidenza la natura della luce o del vetro: Ma anche le cause prossime vanno inserite in determinati contesti. Ad esempio, cercando di comprendere la natura intrinseca della luce e del comportamento dei fotoni. Poi ci si dovrebbe chiedere perché esistono i fotoni in quel modo e con quelle caratteristiche ecc. Così per quanto riguarda la struttura del vetro.
Dopo aver applicato i metodi della scienza attuale (molto limitati), dovremmo cominciare a chiederci il fine ultimo di tutti questi fenomeni, ma qui ci si perde in un mare magnum…
Gran parte dei filosofi si sono cimentati proprio su questo e molti hanno anche elaborato una metafisica, convinti dell’inadeguatezza del nostro linguaggio in continua evoluzione.
Personalmente credo che siamo stati creati da Dio, il quale ci sorregge amorevolmente. Ma appunto perché Dio è Amore infinito e noi proveniamo da Lui, per ora non ci è dato di conoscere le motivazioni più profonde di tutte le nostre esperienze, anche se in base al nostro libero arbitrio abbiamo moltissime possibilità di scelta tra il bene ed il male.
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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):
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PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
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LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione
6 luglio 2005
IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron