Brano tratto dal libro “Pazzi di Dio” del filosofo Emanuele Franz” (Audax Editrice)
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“Lasciare che la zizzania cresca insieme al grano” ha anche un valore individuale. Sradicare subito e violentemente la “zizzania” potrebbe essere controproducente per lo stesso grano.
Il Regno di Dio si evolve in noi in un modo che non immaginiamo.
Una qualche forma di vizio che non vorremmo avere perché difficilissimo da sradicare, ad esempio, potrebbe contribuire indirettamente alla nostra redenzione personale: la consapevolezza di esserne tormentati così esistenzialmente, fin nel più profondo della nostra intimità, ci mortifica ma questa mortificazione potrebbe condurre all’umiltà, la quale è una delle prerogative più importanti per relazionarci col Signore.
Infatti, per ciascuno di noi, uno degli atteggiamenti più sfrontati è quello di sentirci innocenti e buoni davanti al Signore. Questo fatto potrebbe essere agli occhi di Dio, molto più serio del vizio stesso che vorremmo sradicare in noi.
Se non prendiamo consapevolezza della nostra povertà, rischiamo di sentirci sazi e puri spiritualmente e di non aver bisogno del Signore, ingannando così noi stessi.
Scriveva il monaco p.Albino Candido:
“Con Lui non fanno paura nemmeno le tue povertà, il tuo disamore, perché se ti mancano le bontà, è sufficiente domandargliele che Lui ha tutte le bontà in grado altissimo, ne ha da vendere. Eppure ha bisogno di noi, fino all’inquietudine, se non gli diamo retta, se non ci curiamo di Lui.”
(Diario di un pellegrino carnico, appunti, pag.170 – 1979)
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“Io muoio ogni giorno” (Cor 1,15-31
Testo tratto da un brano del libro:
“UMILIAZIONE : STORIA DELLA MORTIFICAZIONE NELLA MISTICA CRISTIANA DAL MEDIOEVO AI NOSTRI GIORNI”
Del filosofo Emanuele Franz
capitolo intitolato: “L’umiliazione come distacco” (p.63)
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Lettura di un brano del libro “UMILIAZIONE” di Emanuele Franz
Titolo del brano “L’ATTUALITÀ DELL’ UMILIAZIONE” pag. 41
“UMILIAZIONE” Storia della mortificazione nella mistica cristiana dal medioevo ai nostri giorni
“Uno studio veramente affascinante e impegnativo.” Noam Chomsky
AUDAX EDITRICE
Si tratta di un immane lavoro storico che copre un arco di tempo di 1000 anni e riguarda la storia delle pratiche penitenziali usate dai santi e dai mistici per l’espropriazione dell’amor proprio e così pervenire alla rivelazione divina. Scopo di questa trattazione è mostrare come in un arco di tempo che copre un intero millennio si trovi una liturgia mortificatoria identica, una sorta di codice della mistica, tramandato nel silenzio dei monasteri da badessa a badessa, che ha nei secoli garantito il perpetuarsi di una Rivelazione, il conservarsi di una conoscenza soprannaturale. L’umiliazione era il mezzo pel quale le Sante pervenivano e tramandavano secreti supremi. Perché, or ora, nell’età contemporanea, tutto ciò è stato sepolto e dimenticato?
Emanuele Franz, giovane “filosofo di montagna”, saggista, attore e poeta, anti-accademico, rilegatore artigianale tradizionalista, “quasi asceta”, editore audace, ideatore di un premio letterario per “non laureati”.
RACCONTO DI EMANUELE FRANZ SUL SINAI
Dopo essere arrivato ieri al monastero di Santa Caterina in qualche ora attraverso il deserto in cui non c’era nulla a parte qualche installazione militare mi ritrovo infinite davanti un’oasi nel deserto è il caso di dirlo. Ero esausto dal viaggio e credevo di non essere in grado oggi di tentare l’impresa e invece ho dormito 13 ore consecutive (ero veramente esausto) stamattina ho preso la rodiola l’erba miracolosa e ho deciso di tentare. Secondo me il dislivello è maggiore dello stimato perché la foresteria è più bassa del monastero stesso e il percorso è anche lungo a fatto di diversi avvicinamenti.
L’area è militarizzata e pure per entrare all’area del monastero occorre una perquisizione ai bagagli. Stamattina mi spiegano che non è possibile scalare la montagna da soli ma che è obbligatorio servirsi della guida di un beduino locale.
Inizio l’avvicinamento quindi a dorso di cammello. Pazzesco. Salendo faccio conoscenza con Arturh un ricercatore della università inglese che lavora per il monastero alla digitalizzazione di importanti documenti. Gli racconto del mio battesimo ortodosso e dei miei scritti e nasce una simpatia. All’attacco finale della montagna la guida si ferma e lascia salire Arturh e me con lui. A quel punto dico al ricercatore che vorrei scalare il tratto sommitale in completa solitudine e quello acconsente.
Così sono riuscito ad arrivare in solitaria sulla cima dell’Horeb o monte Sinai dove Iddio è apparso a Mosè e gli diede la tavole della Legge. Una cappella ortodossa antichissima è sulla cima e per ragioni di sicurezza è chiusa tuttavia Arturh aveva le chiavi che gli hanno consegnato i monaci in persona e così l’ha aperta e io vi sono entrato. Così appena dentro al luogo eterno, esattamente quello in cui Mosè dal volto lucente parlò con Dio, mi sono gettato a terra ho baciato il terreno e ho pianto chiedendo perdono a Dio.
Lo spettacolo inenarrabile di quelle cime sempiterne e inanellate al divino merita il contegno, il silenzio e l’austerità.
Grazie all’Altissimo ho potuto sentire nel mio cuore un verde melograno, una rugiada celeste, un palpito azzurro, fra le scoscese pareti dell’Horeb, un Dio parla ancora agli uomini
È costato sacrifici, rischi, fatiche ma dovevamo rispondere alla Chiamata. Grazie Iddio l’Altissimo per avermi fatto arrivare qui dove sei apparso a Mosè. Cima del monte Horeb, conosciuto anche come monte Sinai, 2285 metri, in solitaria
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“Uno studio veramente affascinante e impegnativo.” (Noam Chomsky)
UMILIAZIONE – Storia della mortificazione nella mistica cristiana dal medioevo ai nostri giorni
del filosofo EMANUELE FRANZ – AUDAX EDITRICE
Introduzione di Andrea Bruno Mazzocato – Arcivescovo di Udine
Prefazione di Tobias Fior
Con un saggio di Angelo Floramo
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Si tratta di un immane lavoro storico che copre un arco di tempo di 1000 anni e riguarda la storia delle pratiche penitenziali usate dai santi e dai mistici per l’espropriazione dell’amor proprio e così pervenire alla rivelazione divina.
Scopo di questa trattazione è mostrare come in un arco di tempo che copre un intero millennio si trovi una liturgia mortificatoria identica, una sorta di codice della mistica, tramandato nel silenzio dei monasteri da badessa a badessa, che ha nei secoli garantito il perpetuarsi di una Rivelazione, il conservarsi di una conoscenza soprannaturale.
L’umiliazione era il mezzo pel quale le Sante pervenivano e tramandavano secreti supremi.
Perché, or ora, nell’età contemporanea, tutto ciò è stato sepolto e dimenticato?
Emanuele Franz, giovane “filosofo di montagna”, saggista, attore e pooeta, anti-accademico, rilegatore artigianale tradizionalista, “quasi asceta”, editore audace, ideatore di un premio letterario per “non laureati”.
COMMENTO DI PIER ANGELO PIAI
“Mi sento superiore in tutto, anche nell’umiltà” – scrisse il mistico p. Albino Candido nel suo “Diario di un pellegrino Carnico”
Questa frase, buttata là nel suo diario dal monaco friulano, mi pare emblematica per orientare ai particolari contenuti del libro “UMILIAZIONE” di Emanuele Franz.
Leggendolo, mi sono gradualmente reso conto della ricchezza, ma anche della “pericolosità” di quest’opera storica immane che copre un arco di tempo di 1000 anni.
Il sottotitolo è “Storia della mortificazione nella mistica cristiana dal medioevo ai nostri giorni.
L’autore, dopo un’accurata ricerca, prende in considerazione una cinquantina di mistici più o meno noti.
Un lettore odierno fa fatica a razionalizzare e metabolizzare il comportamento di questi mistici che appare piuttosto “stravagante”.
Il titolo di un brano del testo introduttivo dello stesso autore farebbe incuriosire gli odierni studiosi di psicologia: “L’umiliazione come estasi: il piacere dell’umiliazione”. Poi il Franz scrive: “Il distacco da sé, quando si corona nella sua totalità mediante l’umiliazione totale, ovvero l’annichilimento integrale dell’ego, comporta, e questo è inconfutabile, un piacere. Tale piacere, attenzione, non è certamente un piacere dei sensi, non è un piacere immanente, ma trascendente.”
Questa espressione ricorda alcuni testi paolini sull’annichilimento di Cristo: “Umiliò se stesso…” ecc. e richiama indirettamente la teologia della Kenosis elaborata sulla riflessione millenaria relativa all’Incarnazione.
Il comportamento “stravagante” dei mistici che Franz riporta si possono intuire solo alla luce dell’Incarnazione del loro Maestro, Gesù Cristo, che essi amavano alla follia fino all’imitazione.
Avendo come riferimento la frase del mistico carnico p.Albino Candido: “Mi sento superiore in tutto, anche nell’umiltà” è possibile intuire il processo di annichilimento di ogni vero mistico nel tentativo di combattere fino alla morte e l’ardente desiderio di estirpare da sé ogni forma di orgoglio ed ottenere la vera umiltà.
Questa “umiltà” sembra irraggiungibile perché si pone in un orizzonte dinamico in quanto i veri mistici sono consapevoli che l’orgoglio è davvero l’ultimo a morire.
Per questo motivo essi accettano le umiliazioni causate e provocate anche personalmente dall’esterno, (le quali appaiono contro natura), affinché il loro “io” possa dissolversi per attivare in sé la dinamica della kenosis relativa a Gesù Cristo.
Il filo conduttore di questi comportamenti dei mistici è molto sottile perché oscilla tra un celato esibizionismo ed un annichilamento del sé, impossibile da ottenere senza l’aiuto dello Spirito Santo.
L’estasi che spesso accompagna il loro consapevole e desiderato annichilimento sembra una conferma del loro grado di profonda spiritualità che però è molto difficile da discernere, soprattutto oggi alla luce dell’odierna ricerca sulla psichiatria e sulla psicoanalisi.
Per questo motivo penso che il complesso ed anche geniale lavoro di Emanuele Franz sia rilevante perché “controcorrente” e molto coraggioso, in una società così edonista ed accomodante come quella odierna.
dal libro “COME CI VEDONO DALL’ALDILÀ” di Pier Angelo Piai
“Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato”.
Signore, lo vedi che non sono niente per esaltarmi
E anche se avessi qualcosa nonne sarei nemmeno capace perché so, ne sono convinto, che nato viene da te. Tutto. Ogni cosa mi è data donata. Ma la mente umana solo tu puoi comprenderla perfettamente.
Chissà quante volte ho ritenuto il mio prossimo inferiore a me. Inconsciamente. magari anche nei gesti dì compassione subdolamente intrisi di superiorità.. sentimento pericoloso, questo, del sentirsi superiori.
Pericoloso perché sa camuffarsi bene di fronte alla nostra coscienza che spesso scambia per pietà un atto di sottile orgoglio.
Però sento che è profondamente vero quando dici, o Signore, “chi si umilia sarà esaltato”. Avverto questa esaltazione prefigurata nella pace profonda che invade il mio cuore allorché scopro in me nuove imperfezioni..
È strano, ma è proprio così. Quando percepisco di non essere assolutamente migliore degli altri e scopro in me un orgoglio ed egoismo radicati nelle pieghe più nascoste del mio animo sono tentato, di primo acchito, a cadere in uno stato terribile di prostrazione.
Ma poi sento una luce interno, si la sento calda. Mi conforta perché mi fa percepire l’infinita bontà di Dio “che non é venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” È venuto a chiamare me: Egli ha infinite attenzioni per me perchè sono il più debole e bisognoso e la gioia di Dio consiste nel perdonare. Egli sa di che siamo plasmati: lo sa, per questo usa misericordia verso chi lo teme.
dal libro “COME CI VEDONO DALL’ALDILÀ” di Pier Angelo Piai
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(Gesù a suor Maria della Trinità. Colloquio interiore n. 548 e 549)
Se vuoi fare qualche cosa per me bisogna fare al di là di quello che è permesso, di quello che è normale; la follia dell’umiliazione e della croce, sì.
Un amore che non esagera non è amore, è affetto.
Non è quando tutto va bene che tu ami.
È quando tutto va male e pur tuttavia la tua anima mi resta unita, serena, occupata solo a diffondere lo spirito del buon accordo.
(Gesù a suor Maria della Trinità. Colloquio interiore n. 548 e 549)
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I 10 SEGRETI DI MEDJUGORJE (di Padre Livio Fanzaga):
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VIDEO RELATIVI AI MESSAGGI DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE
PLAYLIST RELATIVA A MEDJUGORJE (MESSAGGI E COMMENTI IN VIDEO)
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LE APPARIZIONI DELLA MADONNA A PORZUS – Nuova versione
6 luglio 2005
IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA IN AUDIO
Catechesi e omelie di padre Lino Pedron